Di cosa si tratta
La pelle ed i muscoli della parete addominale anteriore vengono stirati durante la gravidanza, ed in alcune persone ciò lascia una deformazione permanente. Ciò si verifica anche nei casi di eccessivo aumento e/o diminuzione di peso, o di una pelle non elastica ed estremamente fragile.
L’esercizio fisico e la dieta aiutano ovviamente a cercare di invertire la tendenza di questi cambiamenti, ma in alcuni casi vi è bisogno della chirurgia per rimuovere la cute in eccesso.
Come si fa
L’intervento chirurgico correttivo viene eseguito in anestesia generale con una notte di ricovero.
Mediante una incisione orizzontale che viene posta molto bassa, in genere all’interno della linea del bikini, tutta la pelle dell’addome viene liberata, staccata dal piano muscolare sottostante e portata in basso sì da rendere necessario il riposizionamento dell’ombelico. Contemporaneamente si risuturano insieme, sulla linea mediana, i due muscoli retti che decorrono con andamento longitudinale al di sotto di tale cute, ciò perché quasi sempre è presente un cedimento di questa parte di muscolatura proprio a questo livello.
Alla fine rimangono una cicatrice orizzontale di lunghezza variabile (a seconda della quantità di tessuto rimosso) o ad U, bassa, poco al di sopra dei peli pubici, un’altra intorno al nuovo ombelico e, solo nei casi più gravi, una verticale mediana a partenza dalla cicatrice orizzontale al di sopra del pube che sale fino all’ombelico.
Il periodo post-operatorio
Il bendaggio compressivo allestito alla fine dell’operazione verrà sostituito durante la prima medicazione con un’apposita pancera, che dovrà essere indossata per almeno un mese e, nei primi 15 giorni, anche durante la notte.
I punti di sutura saranno rimossi dopo 15-30 giorni a seconda della tecnica di sutura utilizzata.
Movimenti dopo l’intervento sono possibili, ma sono assolutamente da evitare gli esercizi fisici importanti che richiedono l’impiego della muscolatura dell’addome. Queste precauzioni dovranno essere osservate per circa 4 settimane, dopodiché si potrà tornare gradualmente ad una normale vita quotidiana. La guida dell’automobile potrà essere ripresa dopo circa 20 giorni dall’intervento. Sono da evitare tutti gli sport per circa un mese e gli esercizi che implicano lo sforzo dei muscoli dell’addome per un altro paio di settimane.
Le cicatrici rimarranno rilevate e arrossate per alcuni mesi, quindi gradualmente si schiariranno e si appiattiranno. Per favorire questo processo le cicatrici non devono essere esposte al sole nei primi 6 mesi.
Quali rischi?
Le complicanze, poco frequenti, sono quelle generiche di ogni intervento chirurgico quali l’infezione, la raccolta di siero (sieroma) o di sangue (ematoma) a cui si devono aggiungere la diminuzione della sensibilità dell’addome e la formazione di cicatrici ipertrofiche o cheloidee. Questi ultimi due fenomeni non sono prevedibili in quanto si tratta di reazioni soggettive dell’organismo allo stress chirurgico.
Si tenga presente che questo intervento non è un metodo per dimagrire, per cui, se successivamente si aumenta di peso in modo cospicuo, si riforma in parte il pannicolo adiposo a livello dell’addome (“pancetta”), anche se in maniera ridotta rispetto a prima dell’operazione.